La gioventù non è ancora del tutto bruciata.

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L’adolescenza è forse la più spensierata età della vita, I ragazzi crescendo si      distaccano dalla famiglia, per aprirsi a nuove esperienze e avere relazioni sociali. Tuttavia sembra che i teenagers stiano iniziando sempre di più ad avvicinarsi a fumo, alcool e in alcuni casi droga, solo per il gusto di divertirsi. Questo sondaggio ha dimostrato come siano ancora molti i giovani a non ricorrere a sostanze “inebrianti” per scaricare la pressione.

Su un campione di dieci individui di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni, i fumatori costituiscono il 10%, mentre chi fa uso di alcolici costituisce il 40% e nessuno ha mai fatto uso di sostanze stupefacenti. In più chi fa uso di tabacco e alcool lo fa con moderazione e responsabilità.

L’unico fumatore ha iniziato a fare uso di tabacco quando aveva tredici anni, e fuma di rado, solitamente nel fine settimana.
Tra i ragazzi intervistati è diffusa l’idea che il fumo sia una dipendenza stupida e utile solo a rovinare la salute e ad apparire più maturi agli occhi dei propri amici. A distinguersi è solo un ragazzo, che dice di reputare che il fumo sia un passatempo rilassante.
L’impressione che questi ragazzi hanno dei fumatori è varia. Infatti, il 40% di loro pensa che chi fuma sia una persona normalissima, il 20% crede che siano persone che hanno iniziato a causa di problemi sociali, il restante 30% pensa che vogliano semplicemente sentirsi più grandi.
Tutti i teenagers intervistati pensano che per divertirsi non ci sia bisogno di fumare, perché ci sono ben altri modi di gran lunga meno dannosi per scaricare la tensione, in più tra di loro solo uno accetterebbe una sigaretta offerta da un amico e tutti pensano che il tabacco sia molto dannoso, se usato in quantità eccessive.
Solo il 10% di questi ragazzi pensa che smettere di fumare sia semplice. La restante parte ritiene che sia molto complicato, soprattutto se si fuma da molto tempo.
I ragazzi che fanno uso di alcool hanno cominciato in media a quattordici anni, bevono perlopiù il sabato sera o la domenica a pranzo e lo fanno insieme agli amici, per integrarsi con il gruppo. In più non fanno quasi mai uso di superalcolici, e quando lo fanno, non ne abusano.
Nell’opinione della maggior parte degli intervistati l’alcool, se usato con parsimonia, non è molto dannoso, ma è disastroso se assunto in quantità eccessive. Per divertirsi, i ragazzi credono che non ci sia assolutamente bisogno di bere o ubriacarsi.
Posta la domanda sedici, ci sono state risposte diverse. Il 40% afferma che siano dannosi allo stesso modo, un altro 40% reputa il fumo più dannoso, mentre il rimanente 20% pensa che sia l’alcool ad essere più nocivo.
La metà dei ragazzi accetterebbe di buon grado un drink offerto da un amico, l’altra metà rifiuterebbe impassibile una qualsiasi bevanda alcolica, per paura di non riuscire più a smettere.
Secondo tutti gli intervistati l’età giusta per iniziare a bere o fumare non è certamente l’adolescenza, perché essa è una fase importante per lo sviluppo del corpo, che non deve essere ostacolato. Alcuni dicono che non si dovrebbe mai cominciare, altri dicono che se proprio si dovesse iniziare a far uso di certe sostanze, lo si dovrebbe fare ad un’età superiore ai 21 anni.
La paura degli incidenti causati dall’alcool (automobilistici e non) incombe su ognuno di questi adolescenti. Anche per questa ragione molti di loro non ne fanno abuso.
La droga, per questi ragazzi, è molto più nociva di alcool e tabacco, è difficile da controllare, a qualcuno fa anche paura, mentre altri, più informati, citano droghe come la morfina, che possono essere utilissime per scopi medicinali. Inoltre loro reputano che coloro che si drogano siano persone irresponsabili, emarginate, o comunque esempi da non seguire, e non accetterebbero mai uno spinello da nessuno.
Il 70% degli intervistati non trova molte differenze tra alcolizzati, fumatori o drogati, perché crede che si parli sempre di persone affette da una dipendenza, mentre il restante 30% pensa che i drogati siano più emarginati e inaffidabili, anche a causa della potente assuefazione causata dalle sostanze stupefacenti.
Infine pensano che la droga possa rendere euforici, ma che la “felicità” da essa provocata sia effimera e del tutto passeggera.
Ci sono diversi teenagers che mettono a repentaglio la loro salute facendo uso di sostanze che provocano loro sensazioni forti ma fugaci, e che scatenano in loro una sorta di “delirio di onnipotenza”, e il numero è in costante aumento. Diventa sempre più difficile trovare giovani che cerchino di evitare l’alcool, il fumo e soprattutto le sostanze stupefacenti. Qualcosa sta cambiando,
Romolo Cannata 2°A

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