Il dono: contatto tra due persone

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Donare è un gesto che è legato alla sfera dei sentimenti e delle emozioni, che nasce nell’ interiorità di un individuo per poi estrinsecarsi nell’offrire gratuitamente un oggetto materiale. Il Donare presuppone la presenza di due persone in contatto, la necessità di stabilire un’empatia con i desideri e le aspettative dell’altro, la volontà di dimostrare cura e attenzione per l’altro.  Dalle origini della civiltà umana il dono ha assunto una funzione sociale importantissima e ampiamente studiata, da filosofi e antropologi, che è quella di creare legami.
Nella cultura occidentale e cattolica, il dono è la base dei rapporti interpersonali, fondamento dei legami sociali, gerarchici e religiosi. L’iconografia cristiana è segnata profondamente dalla rappresentazione simbolica dei doni, corrisposti nella maggioranza dei casi al Bambino neonato e alla Madonna (L’Adorazione dei re magi ne è solo un esempio).

Legato strettamente al culto della natalità, l’atto del donare è poi conseguentemente associato alla dimensione dell’infanzia. L’attesa e il mistero del regalo promesso che permettono di trasfigurare il racconto del reale, attraverso lo sguardo di un bambino, sono al centro di tante ricerche letterarie in ogni tempo.
Nella storia della cultura occidentale,  parlare di dono oggi può comportare numerose difficoltà. Nella società capitalistica l’uomo si è abituato a comprare quasi tutto, mentre i suoi sogni e i suoi desideri sono condizionati in maniera sempre più pervasiva dalla pubblicità e dal sistema dei mass media. Il dono ha quindi un ruolo marginale nella sua vita: nell’era del benessere diffuso i regali sono limitati a poche occasioni (compleanni, Natale, ricorrenze) rigidamente codificate e spesso automaticamente indotte. L’accelerato aumentare dei beni disponibili e accessibili da ognuno di noi fa si che, oggi, il tema del dono sia sempre più ridotto ad un costume sociale del tutto stereotipato, vincolato a standard di comportamento e di consumo che eludono, invece di approfondire, l’ascolto dell’altro da sé. Negli scambia via web, nessuno rinuncia ad un oggetto per farne dono ad un altro, il donatore non conosce l’identità del ricevente, ridotto ad una unità nel conteggio delle visite o dei download. Se è vero che la rete permette di raggiungere dati e beni altrimenti appannaggio di pochi privilegiati, è altrettanto vero che la negazione dell’atto del dono rende molto più complicato stabilire rapporti significativi. Le persone condividono sempre di più (immagini, musiche, esperienze, testimonianze, oggetti), ma senza mai entrare davvero in contatto l’uno con l’altro e senza che lo scambio si traduca in una conoscenza dell’altro. Quella stessa rete che sembra poter dare ad ogni utente tutto ciò di cui ha bisogno, in realtà gli nega la cosa di cui hanno più bisogno: la relazione profonda con altri esseri umani, la possibilità di conoscere se stessi attraverso l’interrogazione e l’ascolto dei propri simili.

Valentina Schilirò III A

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