La brevità della vita, la fugacità del tempo, il carpe diem oraziano sono tutti argomenti tanto classici quanto moderni; tutti gli scrittori ne hanno parlato, ne parlano e continueranno a farlo nel corso degli anni. Lo scopo di scrivere su ciò è far capire all’uomo che niente e nessuno può restituirempo che si perde soprattutto in cose futili. Seneca parla proprio di questo. Invita ad essere sempre se stessi e a cogliere tutte le occasioni che la vita offre. Inoltre informa sulla fugacità della stessa dicendo che il tempo non informa della velocità che prende durante il suo corso e una volta partito non è possibile arrestarlo né farlo rallentare. Si può paragonare la vita ad un treno; quest’ultimo non fa infinite fermate perciò tocca a noi decidere a quale salire.
«Nessuno ti restituirà i tuoi anni, nessuno ti restituirà un’altra volta a te stesso;
il tempo andrà per la via su cui si è incamminato, e non tornerà indietro, né arresterà il suo percorso;
non farà rumore, non ti avviserà della sua velocità»
-Seneca-
Quant’è bella giovinezza
Che si fugge tuttavia;
chi vuol esser lieto, sia,
di doman non v’è certezza
(Lorenzo de’ Medici, il Trionfo di Bacco e Arianna)
Lorenzo de’ Medici invita sempre a cogliere i momenti lieti della vita. Stimola a essere felici finché si è in tempo perché non si sa cosa riserva il domani. Bisogna godere della giovinezza in ogni momento e in ogni tappa della propria esistenza perché in fondo in fondo si è sempre minimamente bimbi.
Parlando della brevità risulta inevitabile parlare del famosissimo carpe diem oraziano. Questa frase è considerata una vera e propria filosofia di vita che molte persone seguono e che tutti invece dovrebbero intraprendere. La traduzione di questa espressione è “cogli l’attimo”. Con quest’ultima Orazio fa capire che l’uomo non è e non deve essere a conoscenza del futuro perché appunto bisogna interessarsi solo al presente, viverlo quanto più possibile, cogliere tutte le opportunità che si presentano e non preoccuparsi del domani.
-Il momento migliore è adesso-
Confucio
Contrariamente al pensiero di Orazio molte persone invece preferiscono pianificare il domani così come tutti i giorni a venire senza godersi realmente il presente per come si presenta. Intraprendendo questo stile di vita completamente diverso dal precedente si decide di posticipare il carpe diem ad un giorno in cui sarà tutto progettato e solo allora si potrà vivere realmente alla giornata.
-Io devo studiare sodo e preparare me stesso perché prima o poi verrà il mio momento-
Abraham Lincoln
Ovviamente è soggettivo ovvero dipende da ognuno di noi decidere quale filosofia di vita intraprendere ricordando sempre che la vita è una e una sola e che il tempo perso non torna indietro.
SARA SCAGLIONE IV A