VANITA’ – GIUSEPPE UNGARETTI

SALVATORE
D’improvviso
è alto
sulle macerie
il limpido stupore
dell’immensità

E l’uomo
Curvato
Sull’acqua
Sorpresa
Dal solo
Si rinviene
Un’ombra

Cullata e
Piano
Franta

La lirica è piuttosto breve ed è costituita da tre da tre strofe rispettivamente di 6 versi , 7 versi e 3 versi . La poesia non rappresenta altro se non la condizione dell’uomo che alle volte è impotente e si crede al centro del mondo , un mondo distrutto dalla guerra in cui quell’immensità , la vanità , sorge da tutte le macerie . In questo spettacolo l’uomo è curvato nell’acqua , metafora della vita , quasi sconvolto e turbato . Si rinviene un’ombra (che potrebbe essere quella di un uomo) un po’ cullata dalla vanità e franta .
SALVATORE SANGANI II A

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