Quel contadino
si affida alla medaglia
di Sant’Antonio
e va leggero
Ma ben sola e ben nuda
senza miraggio
porto la mia anima
Un contadino, povero, macchiato di lavoro, affaticato dalla sua giornata, torna felice a casa stringendo come un amuleto la sua medaglia di sant’Antonio. Un vessillo religioso, nulla più che un’immagine impressa dalla mano robusta d’un fabbro. Confida in quel simbolo come in un oracolo che gli CONFERMA, al di là degli eventi, il senso dell’esistenza, della SUA esistenza beata nella sua semplicità. E’quella fede che gli fa sopportare il dolore quotidiano. Questa certezza è invidiata dal poeta, gli invidia l’accettazione spensierata dell’essere senza la necessità della razionalità: al contadino, diversamente che al poeta, non serve la prova effettuale della sua fede. Crede qualcosa con tutta l’anima, quel qualcosa che lo rende libero di seguire le sue credenze “senza un peso”e quel qualcosa è. Non gli serve altro.
Andrea Pappalardo II A