M’ illumino
d’immenso
Si tratta di una delle poesie più famose di Ungaretti, perché con solo due parole, il poeta riesce ad esprimere un concetto di dimensioni non misurabili. Il primitivo titolo “Cielo e mare” attribuisce il giusto significato al testo: la mattina, titolo definitivo, va immaginata su una spiaggia, in riva al mare, al sorgere del sole. Il poeta, durante una guerra, una mattina, viene come abbracciato da una luce che illumina lo spazio circostante, ma che lo fa risplendere interiormente, riuscendo così a percepire l’estensione dell’infinito. Il poeta con questa illuminazione ha voluto raccogliere la sua gioia profonda davanti ad uno spettacolo naturale.
Luciana Avellina