L’amore può durare nel tempo?

images Da quando l’uomo è apparso sulla Terra ha sempre gioito e  sofferto per amore.
E’ facile, infatti, immaginare gli amanti intrecciati in un  abbraccio voluttuoso come in “Amore e Psiche” di Canova,  perché l’amore è un intreccio di sentimenti forti che ci  rendono felici e inseparabili. Addirittura c’è chi lo è anche  dopo la morte, come Paolo e Francesca, nel canto V  dell’Inferno di Dante, che continuano ad amarsi così come fecero in vita. “Amor ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi ancor non m’abbandona”. La morte infatti non può essere considerata la fine di un amore, esso può essere eterno ed addirittura durare oltre la vita.
E’ quello che pensa il sociologo Francesco Alberoni che nel suo saggio dal titolo “Innamoramento e Amore” sostiene che innamorarsi significa vedere una luce abbagliante nel buio della quotidianità: “L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante”. Infatti l’amore rende l’innamorato felice, migliora sia il suo aspetto estetico che il suo umore, non si pensa più solo a se stessi ma anche all’altro.
Essere innamorato è come stare in paradiso, per gli innamorati non esistono vie di mezzo, o si è felici o infelici, o si sta in paradiso o all’inferno.
Gli innamorati si riconoscono al buio, non hanno bisogno di vedersi in faccia, essi si amano a prescindere da ciò che gli sta attorno. Magritte infatti rappresenta due amanti con il volto coperto, che si baciano. Essi occupano l’intera scena del quadro, proprio come l’amore occupa l’intera vita dell’innamorato.
Ma l’amore non è solo passione positiva che acceca i sensi e brilla negli occhi, può generare anche opposti sentimenti, così come viene descritto dal poeta Catullo, il quale nello stesso tempo prova, per la sua Lesbia, due sentimenti opposti: odio e amore. Il poeta è tormentato, non si spiega come questi due sentimenti ambivalenti possano coesistere nel suo animo, infatti la breve lirica s’intitola “Odi et Amo”.
Spesso l’amore è accomunato anche dalla morte: eros e thanatos dicevano i Greci, addirittura Leopardi immagina  che Morte sia una bellissima fanciulla che spesso si accompagna al giovane Amore e insieme “sorvolano la via mortale”. Essi sono per il poeta fratelli e sono inseparabili dalla vita umana.
Anche l’amore è soggetto al tempo che passa e anche questo sentimento comincia a scemare tra gli amanti per cui quello che ieri sembrava unico diventa lontano ed incredibile. I silenzi prendono il posto del chiacchiericcio e delle risate tra gli amanti: “Odo nel mio silenzio il tuo silenzio”  scrive  Cardarelli e l’unica via possibile per chi un tempo si è amato è lasciarsi.
Ne “La passeggiata” Chagall immagina la separazione di uno dei due amanti e ne rappresenta il distacco. In questo documento iconografico, infatti l’uomo è rappresentato al centro del quadro, fermo e piantato a terra come un tronco, che trattiene la donna leggera come una piuma che cerca di scappare. Simbolicamente, il pittore, descrive il momento della fine di un amore in cui uno dei due, in questo caso la donna, sembra voler fuggire.
Sull’amore si sono scritte pagine e pagine, ma l’argomento non può definirsi esaurito. Questo sentimento così forte che lega due persone è destinato a generare ancora letteratura e poesia. Esso non può essere racchiuso in qualche definizione perché può essere al tempo stesso ambivalente e generare opposti sentimenti
Emma Capizzi

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