L’ EPICA MEDIEVALE NELLA TRADIZIONE POPOLARE DEI PUPI SICILIANI !

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Non sono mai riuscito a capire se sia positivo o no avere come madre una “maestra”, ma non solo come maestra di vita, ma che esercita nella vita tale professione. – Oggi non andrai a scuola, verrai a Catania con me e i miei alunni, ho chiesto il permesso al Dirigente, ti porterò a vedere uno spettacolo speciale: l’Opera dei Pupi. Avevo quasi sette anni e a quell’età non ti è concesso disubbidire….non serve. Arrivo a Catania , un piccolo teatro e soprattutto un piccolo palcoscenico che improvvisamente si illumina, calano dall’alto come per magia, tanti pupazzi che cominciano a sguainare spade luccicanti che sbattendo producono un forte rumore metallico che ti sorprende e cattura la tua attenzione fino a farti spalancare la bocca e lasciarti sorpreso.

– Che belli ! Sono luminosi, si muovono , parlano, hanno abiti coloratissimi che si muovono insieme a loro…capelli che svolazzano, non sono più pupi, ma persone che non lasciano il tempo per distrarti, questo il mio primo incontro con i Pupi Siciliani. L’Opera dei Pupi siciliana , proclamata “capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità” è una forma di teatro di marionette le cui origini risalgono alla metà dell’Ottocento ,presenta delle caratteristiche teatrali uniche le quali hanno contribuito ad elevarla a tale proclamazione, caratteristiche arricchite dal repertorio che essi portano in scena e che risalgono, attraverso una tradizione orale quasi ininterrotta, al ciclo carolingio della Chansons de geste antico-francesi ,che a sua volta si intrecciano con la tradizione linguistico-culturale italiana propria dei cantari e dei poemi cavallereschi in ottave, per primo l’Orlando Furioso. Ancora oggi il repertorio dell’Opera dei Pupi si trasmette oralmente da maestro ad apprendista, da padre in figlio. A rendere veramente straordinaria l’Opera dei Pupi è la funzione storico sociale che ha svolto , e che continua a svolgere nell’ambito della comunità.
Durante lo spettacolo il puparo ha del tempo per improvvisare, attraverso il pupo dà voce a delle istanze sociali , a particolari tensioni storiche e cerca anche di adattarsi agli umori della popolazione e quindi del pubblico che assiste. L’ Opera dei Pupi e quindi i Pupi esprimono al massimo grado non solo lo spirito eroico e cavalleresco della Chanson de geste ma anche i grandi poemi medievali del Boiardo e dell’Ariosto unitamente a tutta una tradizione musicale figurativa, attraverso le loro rappresentazioni il mondo viene visto sotto una visione etica e poetica. I Pupi attraverso le loro storie ci invitano ad essere tenaci a batterci per i nostri ideali a capire che il bene può e deve trionfare sul male .Le storie cavalleresche medievali fanno da sfondo alla bellissima favola siciliana rappresentata dai Pupi,i paladini sono i nobili protagonisti che non combattono per sé ma soprattutto per gli altri ,per l’ amore la fedeltà la gloria, non combattono per diventare potenti .Temi tipici dell’epoca medievale ma che sono attuali anche se non sempre li teniamo in conto nel nostro agire, perché la funzione sociale dell’Opera dei Pupi è stata ed è quella di aprirci, attraverso i suoi protagonisti, un Varco verso la libertà. Il puparo non gestisce il pupo, non lo sottomette, ma entra nel suo spirito. I Pupari di l’Opira ri pupi hanno per il pupo il rispetto “che ogni pupo vuole portato”, dandogli anima e sentimento. Sicuramente l’Epica Medievale francese e italiana non avrebbero potuto trovare rappresentazione teatrale migliore dell’Opera dei Pupi per essere conosciuti da tutti ed apprezzati , il Pupo sa rivolgersi a tutti colti e meno colti , adulti e bambini.

CRISTIANO SAITTA III A

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