Immortalità artificiale

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C’era un tempo in cui, nell’antica Mesopotamia, i grandi re perseguivano il mito dell’immortalità. Dai Sumeri ai Gutei, dagli Amorrei ai Babilonesi, dai Cassiti agli Assiri e ai Persiani, il desiderio di vita eterna si è manifestato nelle pratiche religiose, con la credenza che l’anima dei defunti si trasferisse in un corpo mutato rispetto a quello originario: la prosecuzione della vita terrena.

Se le antiche civiltà credevano nell’immortalità religiosa, oggi, nell’odierna Kansas City, l’illustre e geniale Dott. Dexter Smith auspica il raggiungimento di una immortalità diversa, che consenta di trasferire la mente di un corpo umano in un organismo potente, indistruttibile, che non può essere segnato dal dolore fisico; in altre parole tenta di raggiungere l’immortalità artificiale, creando esseri meccanici capaci di sentimenti, emozioni e pensiero e  rendendoli indistinguibili da un comune mortale.

La sete di immortalità, che infiamma l’animo del Dott. Smith, nasce dalla drammatica e dolorosa condizione fisica del figlio, Jack. Il piccolo della famiglia Smith, nato prematuramente a causa della morte della madre, Anne, durante il parto, riporta gravi disfunzioni fisiche che presto lo costringeranno alla paralisi totale del corpo. Questa triste e inaccettabile prospettiva, spinge Dexter a mettere in gioco tutti i suoi studi e idee per lavorare su un progetto che potrebbe salvare il figlio da una morte certa.

All’interno del suo laboratorio, in un centro di ricerca per la cura di gravi malattie, il Dott. Smith lavora per ben venti lunghi anni, applicando ogni sua conoscenza al limite del possibile e giungendo, finalmente, alla soluzione conclusiva che riporterà il figlio, ormai in uno stato vegetativo, a vivere quella vita che fino ad ora gli è stata negata.

Attraverso l’applicazione dei principi della biomeccanica e della fisica intrecciate alle conoscenze chirurgiche dello scienziato, Dexter riesce a trasferire la mente del figlio all’interno di un organismo meccanico, una macchina con tratti somatici identici a quelli umani, che lui stesso definisce androide:  un essere costituito all’interno interamente da circuiti elettrici, software, metallo, il tutto ricoperto esternamente da una sostanza,  messa a punto dal Dott. Smith, che rende efficacemente l’idea di pelle umana.

Il trasferimento del cervello e di tutto il tronco celebrale nel nuovo organismo  avviene nel giro di ventiquattro ore, nell’oscurità di quel laboratorio e nell’assoluta segretezza.

Lo scienziato installa il cervello del figlio nella macchina che diverrà il suo nuovo essere, collegandolo ai vari circuiti e stimolando attraverso delle scariche elettriche la sua attività. La macchina prende vita: muove le finte palpebre, gli arti e  le piccole giunture di metallo che costituiscono il nuovo corpo perfetto e indistruttibile, muove la testa in direzione dei vari rumori e odori che percepisce, a lui nuovi. Con un sussulto balza via da quel lettino, si guarda intorno confuso e spaesato; si domanda sulla sua identità e come un fulmine a ciel sereno ricorda del suo stato vegetativo e della sua sofferenza, che sembra svanita in quell’oscurità. Nella frenesia e convulsione del momento si ritrova a specchiarsi su di un vetro: non è più lo stesso Jack. Non si riconosce più in quel fisico. Non più gli stessi capelli, non più lo stesso corpo, non più lo stesso viso ma una cosa lo colpisce più di tutte, i suoi occhi. Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima, e nel caso del nostro Jack, rispecchiano la sua anima benevola di sempre, la sua mente. Il Dott. Smith è riuscito a creare un essere nuovo, riportando la mente del suo adorato figlio in un corpo meccanico e che non sarebbe mai più morto. Un essere forte nel fisico e nella mente.

Jack ,dopo aver riconosciuto se stesso, riconosce pure il padre verso il quale va incontro;  Dexter, indietreggia, un po’ impaurito e un po’ scosso, alla vista di ciò che è riuscito a creare, domandandosi se davvero quello sia suo figlio e se abbia mantenuto gli stessi ricordi e la stessa mente e tutto ciò che essa comporta (sentimenti, emozioni, ricordi e pensiero). Teme la sua straordinaria forza fisica, ma il figlio non capisce la sua paura e tende ad avvicinarsi sempre più;  preso dal panico Dexter tenta di fuggire ma si blocca alle parole del figlio:

  • Papà, sono sempre io, Jack Smith”- e continua dicendo- per favore aiutami a capire tutto ciò, non lasciarmi solo.

Allora il Dott. Smith ,commosso, si avvicina e spiega tutto al figlio; gli ricorda di tacere su tutta la vicenda e lo vincola al fatto che da questo momento fino all’eternità il suo nome sarà Rustin Quinn. A sentir pronunciare la parola eternità, Rustin si turba e domanda:

  • Padre come mai parli di eternità?
  • Figlio mio, oggi ti ho fatto dono dell’immortalità.

Dexter, subito, si libera del corpo del figlio, ormai mutilato e irriconoscibile; lo crema e ne conserva le ceneri. Adesso per loro comincia un nuovo percorso.

Rustin vive il primo periodo della sua nuova vita in uno stato confusionario cercando di abituarsi a convivere con il suo nuovo essere. Dopo un paio di anni torna a condurre una vita normale: sport, uscite con gli amici, cinema, Università. Nessuno conosce la sua vera identità; nessuno sa che Jack Smith è stato trasformato in Rustin Quinn. I familiari più stretti, durante il corso di questi due anni, hanno denunciato la scomparsa del corpo di Jack lasciando ricadere i sospetti sul padre, Dexter, considerato un elemento psicologicamente instabile dalla famiglia dopo essere venuto a conoscenza immediata della condizione del figlio. Effettivamente, nella mente del Dott. Dexter, comincia a farsi strada un sentimento profondo di dominio della vita in virtù della sua straordinaria capacità di creare esseri, come gli androidi, trasferendo la mente umana da un corpo considerato debole e insignificante a un corpo statuario, immune ad ogni malattia e ad ogni tentativo di violenza e manomissione.

Questo sentimento di dominio della vita si rafforza nel tempo e porta lo scienziato Dexter Smith a creare un team di lavoro a lui fedele, un laboratorio segreto che si trova nell’entroterra di Kansas City, delle entrate per il laboratorio che si trovano in prossimità delle numerose fontane che costellano la città, nominando questa nuova associazione “ Android Corporation”.

Tenendo Rustin all’oscuro di tutto, Dexter ingegna un piano per trasformare l’intera umanità in una generazione di androidi: la nuova specie. Al termine dei lavori per costruire l’immenso laboratorio, il Dott. Smith si mette subito in azione insieme al suo team per cercar di attirare, di volta in volta, ogni suo concittadino, per estrapolare del materiale genetico al fine di creare il rivestimento dell’androide e per causare la morte del corpo e trasferire la sua mente nella nuova macchina che assume le stesse fattezze del corpo originario.

Con la creazione di nuovi androidi cominciano a verificarsi strani episodi di disordine pubblico (rapine, delitti) e di sottomissione della comunità a causa dell’immensa forza fisica di cui sono dotati i nuovi esseri, controllati direttamente dallo scienziato. Questi episodi fungono come campanello dall’allarme per la “Human Intelligence”, l’associazione dei servizi segreti per la protezione nazionale, la quale decide di indagare sugli strani eventi creando un team scelto appositamente per affrontare questa missione. Il team prescelto è composto dal capitano Daran Cook, il maggiore Eric Wilson, il tenente Caroline Watson e il sottotenente Amber Brook, con il compito di riportare l’ordine nella cittadina e di capire la causa dello strano comportamento di gran parte degli uomini e delle donne in quella città. Nel frattempo Rustin si ritrova a svolgere delle commissioni in giro per la città, ignaro di tutto, e si ritrova, suo malgrado, a incrociare la stessa strada del tenente Caroline, che, privata della sua tenuta, sta comunque perlustrando la zona alla ricerca di qualche indizio importante.  Rustin, immerso nella fretta del momento, a passo veloce, sbadatamente urta Caroline, scaraventandola sul marciapiede. Subito si presta a darle soccorso, porgendole le sue scuse; ma Caroline, non appena alza lo sguardo verso il giovane, si perde nell’immensità di quei occhi e dentro di lei scaturisce un sentimento che legherà i due e che causerà non pochi guai.

Rustin è colpito dalla bellezza della donna, ma in cuor suo sa di appartenere ad una specie diversa dalla sua e teme di poter farle del male. Aiuta Caroline a tirarsi sù e raccoglie gli oggetti che le sono caduti dalla borsa. Tra gli oggetti c’è  il distintivo della Human Intelligence cui Caroline fa parte. Rustin viene avvolto da un turbine di emozioni e di paure, la paura di essere scoperto e il sentimento che nutre verso questa creatura che è  tanto fragile rispetto a lui. Tra i due nasce subito complicità e affinità, scoprono di avere molto in comune, ma Caroline non sa ancora che in realtà c’è qualcosa di più grande e complicato che li rende diversi e distanti. Rustin e Caroline portano avanti la loro storia nella bugia e nel segreto della vera identità dell’androide, fino a quando il tenente comincia a notare uno strano comportamento nel suo “uomo”, controllato dal padre che vuole allontanarlo da lei in quanto ha scoperto che un team di protezione nazionale è alla ricerca del famigerato scienziato che vuole cambiare il mondo e portare all’estinzione la specie umana. Caroline avanza dei sospetti su Rustin e inizia ad indagare sulla sua vita e sul suo passato, ignara del fatto che sta per cadere in un giro pericoloso che potrebbe costarle la vita.

Intanto, il team di protezione nazionale, continua le sue ricerche in incognito del laboratorio segreto e dello scienziato, ininterrottamente, valutando ogni possibile via di accesso. I risultati sono negativi e insoddisfacenti. Il sottotenente Amber Brook, innamoratasi anch’ella di Rustin, riesce, attraverso un po’ di fortuna combinata a scaltrezza, a scoprire la sua vera identità e a capire dove sia il grande laboratorio dello scienziato insieme alle sue entrate segrete situate in prossimità delle fontane. Amber, persa d’amore per Rustin, decide di schierarsi dalla parte di Dexter e tradire il suo team pur di conquistare il cuore del giovane androide.

Lo scienziato la pone di fronte ad un compromesso: se lei avesse accettato di lasciar trasferire la sua mente su di una macchina, lui le avrebbe garantito l’amore del figlio. Amber accetta senza esitazioni e si sottopone all’intervento. Un nuovo androide è stato creato. Nel frattempo Caroline, Daran ed Eric riescono a svelare il mistero e per Caroline si tratta di un duro colpo: non solo Rustin le ha mentito rispetto alla sua vera identità, ma era stata tradita dalla stessa Amber che aveva rivelato tutto a Rustin in merito al progetto di distruzione della Android Corporation e del suo creatore, Dott. Dexter Smith nonché padre di Rustin. Caroline vuole vederci chiaro e impone a Rustin di raccontarle tutta la verità. L’androide le racconta di come sua madre sia morta dopo averlo dato alla luce, di come suo padre si sia preso cura di lui e di come lo abbia riportato in vita creando la macchina che è adesso, costringendolo a mentire sulla sua vera identità e nome. Spiega come il suo intento fosse solo quello di salvarlo e non di creare un esercito di androidi che rimpiazzasse la specie umana.

Caroline è sconvolta ma non può perdere di vista l’obiettivo della missione: fermare lo scienziato e tutte le creazioni che da lui sono derivate. Questo comporta anche l’eliminazione di Rustin, ma non può farlo perché è legata a lui da un sentimento d’amore profondo, nonostante tutto. Il capitano Daran Cook ordina a Caroline ed Eric di procedere nella missione e di insediarsi nel laboratorio dello scienziato per affrontarlo. Rustin, con enorme stupore dei presenti, si presta ad affrontare il padre che ormai non riconosce a causa della malvagità che lo avvolge derivata dalla smania di potere che lo divora.

I quattro riescono ad accedere al laboratorio pedinando Amber, la quale essendo ormai un androide, è sotto il totale controllo di Dexter. Amber non si accorge minimamente della presenza dei suoi pedinatori e quando lo scienziato si volta verso Amber, legge la soddisfazione nei volti dei suoi nemici, e conclude erroneamente che sia stata Amber a condurli fin li sotto. In realtà non è così. Dexter prende subito precauzioni e smanettando tra i file del suo computer, accede a quello che contiene il software di controllo dell’androide Amber e lo elimina causando la sua morte. Realizzando la facilità con cui Dexter può spegnere le funzionalità di un androide, Caroline non esita e si lancia con aggressività contro il dottor Smith sparandogli addosso. Con estremo terrore notano che i proiettili scalfiscono di poco il corpo del professore il quale, con un sogghigno, spiega loro come sia riuscito ad incorporare in se stesso degli elementi meccanici che lo hanno reso un robot. Certo non è al pari di un androide, ma è comunque superiore ad un essere umano. Così dicendo va incontro agli agenti che vengono feriti gravemente, compresa Caroline e ciò scatena la furia di Rustin che si scaglia contro il padre in una lotta feroce. Intanto Caroline raccoglie le poche forze che le restano e trascinando il suo corpo sul pavimento tenta di arrivare al computer per disattivare gli altri androidi che Dexter aveva creato. Lo scienziato si accorge della minaccia, ma è ormai  troppo tardi per lui, poiché Rustin approfitta di questo momento di distrazione per danneggiarlo gravemente. Subito ripensa al fatto che quello è suo padre e che lo ha riportato in vita permettendogli di continuare a vivere una vita normale avendo avuto anche la possibilità di aver incontrato la sua amata Caroline, quella stessa donna che adesso stava per morire per mano del padre. Quel padre che aveva già ucciso gente innocente per portare a termine il suo folle progetto. Con le lacrime agli occhi e tanto dolore per il gesto che sta per compiere, Rustin stringe le sue mani al collo del padre, guardandolo negli occhi e dicendogli queste ultime parole:

  • Tu mi hai donato la vita, perché ero già morto, ma non puoi dare la morte e creare una vita non umana e falsa.

Così dicendo soffoca il padre ponendo fine alla sua vita. Caroline decide di non disattivare gli androidi in virtù di ciò che prova per Rustin. Essendo fermamente convinta dell’umanità degli androidi creati restituisce loro la propria vita familiare e sociale. Il capitano Daran e il maggiore Eric, rimasti gravemente feriti, vengono immediatamente soccorsi da Rustin, il quale riporta tutti in superficie, compresa Caroline. Il team ha portato a termine la missione e Caroline ha con sé il suo umano artificiale, con un cuore di metallo ma una mente umana.  Il progetto iniziale del dottor Dexter prevedeva il trasferimento della mente umana in un corpo artificiale e questa è la prospettiva futura della scienza odierna che vuole dimostrare come la tecnologia possa modificare enormemente le nostre vite, e di come possa essere possibile, in un futuro remoto, rendere la mente immortale e trasferirla su un corpo meccanico creando un’intelligenza artificiale. Questo non comporta il cambiamento di personalità, di pensieri, sentimenti e sensazioni, poiché anche se il corpo muore e viene sostituito il nostro essere si trova nella nostra mente.

 

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