I diversi modi di vivere l’amore

imagesCos’è l’amore? Nonostante non esista una definizione ben precisa, artisti e poeti  hanno sempre cercato di darne una definizione che riesca a cogliere in pieno il  sentimento stesso. L’amore che genera felicità. Se dovessimo rappresentare la  felicità che l’amore può trasmettere sceglieremmo sicuramente il  quadro di Chagall,  “la passeggiata”, dove essa è percepita in modo palese, infatti i due amanti vengono  raffigurati durante una romantica e “bizzarra” passeggiata: l’uomo, che sarebbe  Chagall stesso, è posto al centro dell’opera e tiene per mano la donna amata, la quale  sembra pronta a volare via se lui dovesse lasciare la presa, ma l’amore tra i due appare   così forte che è quasi impossibile che questo accada.

“Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun  altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui  premio è la felicità.” Questi versi di Alberoni, sottolineano come la felicità di ogni essere umano dipenda strettamente dall’amore. Per essere felici bisogna amare ed è per questo che si è costantemente alla ricerca del vero amore, anche se questo è causa di continue sofferenze e delusioni. Nella sua teoria all’interno dell’opera “Innamoramento e amore”, Alberoni afferma che quest’ultimo sia un processo che comporta un mutamento nell’animo, di conseguenza le persone si innamorano quando sono pronte ad affrontare questo cambiamento. “L’innamoramento ci trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto.”

L’amore passionale.

“Amor, ch’a nullo amato amar perdona,

mi prese del costui piacer sì forte,

che, come vedi, ancor non m’abbandona.”

Questi versi, appartengono  al V canto della Divina Commedia, dove vediamo come protagonisti Paolo e Francesca,  le anime principali all’interno del girone dei lussuriosi nell’inferno Dantesco. Riguardo la loro storia sappiamo che, Francesca andò in sposa a un certo Gianciotto Malatesta, però s’innamorò del fratello del marito e costui venendo a sapere del loro amore “proibito” uccise entrambi. La donna pronuncia queste parole durante un dialogo con Dante, mentre spiega i motivi che l’hanno portata a provare un sentimento tale da condurla alla morte, infatti per i due amanti l’amore è causa di condanna. L’amore che non permette a nessuno che sia amato di non amare, spinse Francesca ad innamorarsi e adesso, nonostante sia morta, l’amore per Paolo non l’ha abbandonata e mai l’abbandonerà.

Ritroviamo l’amore passionale nel quadro di R. Magritte: “gli amanti” vengono rappresentati durante lo scambio di un bacio, coperti da un velo bianco che impedisce la loro comunicazione, questo, vuole sottolineare come per i due sia presente l’impossibilità di andare oltre l’amore fisico, di conseguenza non è necessario neanche che i due si conoscano.

Il bacio è caratterizzante anche nell’opera scultorea di Canova, “Amore e Psiche”. Le due figure vengono immortalate un attimo prima del bacio, i due amanti si perdono l’uno negli occhi dell’altro e si esternano dal mondo circostante per concentrarsi esclusivamente sul loro amore, sia spiritualmente che carnalmente.

L’amore concepito come distacco e sofferenza.

L’amore non è solo gioia, perciò spesso procura sofferenza e dolore, come è evidente nei versi di Leopardi nella poesia “Amore e morte”, dove i due sentimenti, seppur in opposizione, vengono considerati  “Fratelli, a un tempo stesso” e vengono personificati, la Morte viene rappresentata come una fanciulla che accompagna spesso Amore, dal quale è generato qualsiasi bene.

Nella poesia di Cardarelli, l’amore diventa distacco. Il poeta avverte il silenzio della donna amata, il loro grande amore, considerato eterno, è ormai trascorso, anche se ai due pare incredibile; dopo la loro separazione, della vita non rimane che un inutile peso. “Ora che t’ho lasciata, la vita mi rimane, quale un’indegna, un’inutile soma, da non poterne avere più alcun bene.”

Odi et amo“, uno dei carme più famosi di Catullo, semplice e conciso. L’ossimoro esprime il tormento interiore del poeta, caratterizzato da una contrapposizione di due sentimenti e l’impossibilità di amare a pieno. Anche se potrebbe sembrare strano, il poeta è capace di provare per la stessa persona, Lesbia, due sentimenti impossibili da conciliare e pone direttamente alla donna una domanda riguardo i suoi sentimenti confusi: “Forse mi chiedi come io faccia?”, la risposta all’interrogativo è data, però, dallo stesso Catullo, che dice di non sapere come questo possa accadere, ma sa che accade e lo definisce la sua “croce”, proprio perché non sa come porre fine a questo contrasto.

L’amore, in conclusione, può anche portare ad essere scettici, proprio come canta De Andrè nella canzone “un chimico”, dove il protagonista tenta invano di capire cosa spinge gli uomini a provare dei sentimenti, cercando di dare una spiegazione scientifica, ma ciò è impossibile, perché l’amore tutto è, tranne che razionale.

“Da chimico un giorno avevo il potere

di sposare gli elementi e di farli reagire,

ma gli uomini mai mi riuscì di capire

perché si combinassero attraverso l’amore.

Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.”

Nonostante ci siano differente visioni riguardanti l’amore, esso resta comunque al centro della nostra esistenza. “Che l’amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore.” -Emily Dickinson.

 

Ginevra Zingali

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