FUMO, ALCOOL E LIBERTA’ : Giovani svegliatevi prima che il buio vi inghiotta!

francesca

“Potresti anche fumarti una sigaretta!”  “Ehi dai, solo un bicchiere, siamo ad una festa, divertiamoci no?!”.Sono proprio queste due delle frasi che i giovani d’oggi ripetono molto frequentemente quando si ritrovano tutti insieme; infatti due dei problemi con cui i giovani convivono e che affrontano quotidianamente sono la dipendenza dal fumo e dall’ alcool sin dalla giovane età. Non c’è bisogno di andare molto lontano dal luogo dove trascorriamo la nostra quotidianità per vedere ragazzi adolescenti, anche di età inferiore a quattordici anni, con il bicchiere e la sigaretta nelle mani, rintanati nei vicoli del paese per non farsi vedere. Infatti sembra proprio che i migliori amici e i compagni d’avventura delle nuove generazioni siano questi due vizi senza i quali, secondo il parere dei ragazzi, si perde la bellezza e la spensieratezza di questa giovane età.

Da una recente indagine svolta su un campione di quindici ragazzi di età variabile tra i quattordici e i quindici anni, le percentuali elevate sottolineano come il problema si stia spargendo a macchia d’olio come uno show in cui gli spettatori stanno a guardare senza entrare a far parte realmente di tutto ciò che li circonda. Concentrandosi su quest’ indagine quindici domande rivolte a quindici ragazzi ci permetteranno di constare la realtà.                                                                                                                                                                                    Come prima domanda è stato chiesto agli intervistati se bevono e con quale frequenza e il 100% dei ragazzi ha dichiarato di bere durante le serate o i festini, ma solo il 6,5% di bere più di tre coktail a serata; l’altro 93,5% ha invece affermato di bere ma non molto spesso e meno di tre coktail. Alla seconda domanda:”Fumi?Con quale frequenza?” il 60% dei ragazzi ha dichiarato di non avere il vizio del fumo, mentre il 40% ha riferito di fumare con una media di dieci/dodici sigarette al giorno; tutti però hanno detto di aver provato, alcuni anche all’ età di dodici anni e alla domanda:” Dove ti trovavi?Sei stato contagiato da qualcuno?” il 100% dichiara di aver provato con amici nel cortile della scuola, in piazza, in un parco ma solo il 20% afferma di esser stato contagiato da ragazzi più grandi e di aver bevuto e fumato per farsi accettare dalla società, l’ altro 80% riferisce di aver provato per curiosità. – Sono questi gli ideali a cui un giovane ragazzo deve credere per vivere bene nella società?-                                                                                                                                                                                Ci si domanda se i genitori sappiano le abitudini dei propri figli; la maggior parte dei ragazzi intervistati  sono titubanti a rispondere a tale quesito, ma nonostante ciò il 55% riferisce che i genitori sono al corrente di ciò che loro fanno, la maggior parte di loro non l’ hanno presa bene, altri invece dicono di poter rassicurare i genitori con la loro maturità; l’ altro 45%, invece, non ha raccontato nulla ai genitori temendo una loro eventuale reazione.- Possibile che i genitori non si accorgano di nulla?-.                                                 Con voce  unanime tutti gli intervistati riferiscono di conoscere e di essere consapevoli dei rischi e dei danni causati da questi due vizi nel corso degli anni, ma alcuni tra loro, circa il 60% afferma di stare attento e di non prendere il vizio anche per queste ragioni, l’altro 40% riferisce, invece, di volerlo fare non curandosi delle problematiche future. Alla domanda:” Come trascorri i tuoi sabati sera?” il 100% dei ragazzi risponde di passare la serata in compagnia degli amici, mangiando in una pizzeria, andando in qualche serata, affermando peraltro che il divertimento non debba per forza essere associato all’ alcool o al fumo, ci si può divertire anche davanti ad un gioco da tavolo basta che si è in buona compagnia.                                                                     Agli intervistati gli si domanda se pensano di farne un’abitudine ed il 60% risponde di no, credendo di poterne fare pienamente a meno, l’ altro 40% dichiara di averne bisogno, soprattutto del fumo, pertanto pur essendo consapevoli e coscienti dei rischi e dei danni che questo “bisogno” comporta, per adesso, credono di continuare.                                                                                                                                                                             Come ultima domanda ai ragazzi gli si chiede se pensino che queste due abitudini possano aiutare i giovani a divertirsi nelle serate; il 70% risponde che non servono questi due mezzi per divertirsi, mentre il 30% afferma che grazie a ciò, soprattutto grazie all’ alcool, ognuno di noi abbatte le barriere dentro le quali viviamo, ci si sente di fare ciò che si vuole.                                                                                                                        Allora pongo un’ ultima domanda a voi lettori:-“La libertà di mostrarsi per ciò che si è realmente può essere espressa solo dietro ad un bicchiere in più che pensando possa aiutarti invece ti annulla?”

MINISSALE FRANCESCA MARIA

 

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