Alcolismo e tabagismo: nei giovani di oggi se ne discute troppo poco

alcol
Incomincio la mia breve intervista, fatta a dei giovani, mettendo in evidenza che, dai dati ricavati, scopro, che di alcolismo e tabagismo se ne discute poco, forse, perché, è la droga a far più paura…Eppure, secondo alcuni dati raccolti dall’Osservatorio Permanente sui giovani e l’alcol, è in forte aumento il numero dei ragazzi con il vizio di bere e consumare tabacco. Un vizio fatto di dosi massicce, legato ad un rituale collettivo. Sono cinquantamila i giovani italiani d’età compresa tra i 15 e i18 considerati addirittura neo guidatori a rischio.

Non frequento,” fortunatamente “ comitive di ragazzi che hanno vizi particolari, o ,specificando meglio, che fanno uso di alcol, e se qualcuno fuma lo fa in modo alquanto moderato. Appositamente, mi sono avvicinato ad un gruppo di ragazzi, saranno stati tredici o al massimo quindici, che abitualmente la sera amano “bivaccare” dentro qualche locale dove si possono consumare sostanze tanto poco che altamente alcoliche. Non era ancora troppo tardi, li ho incontrati verso le ventitrè; ho fatto di tutto per intrattenermi con loro, o meglio con quelli che sembravano più disponibili ad un colloquio. Ho fatto subito una considerazione, che mentre il fenomeno dilaga e l’alcol è sempre più a portata di mano, gli adulti, spesso, sembrano particolarmente poco sensibili al problema, la cui diffusione, tanto per il consumo di alcol che di tabacco potrebbe essere favorita da particolari situazioni: disagi familiari o la fretta di volersi sentire più grandi.
D) – Come mai la sera vi ritrovate davanti o dentro uno di questi locali? –
R) Quasi tutto il gruppo ha risposto che era per stare insieme, fare quattro chiacchiere e bere qualcosa.
D) – Perché bevete birra, cocktail ed altri alcolici,
sono essenziali per discutere?-
R) – No, però ci permettono di stare insieme allegramente. –
Ho capito, dalle risposte, che molti di questi giovani attribuiscono, alle sostanze alcoliche, un valore simbolico, non certamente nutrizionale o di solo piacere.
D) – Perché bevi e magari fumi contemporaneamente? –
R) – “Bevo,perchè lo facciamo tutti nel mio gruppo”! Quindi bevono per imitare, per trasgredire o addirittura per gioco. –
D) – “Quanti anni avevi quando hai bevuto sostanze alcoliche per la prima volta? –
R) Tre ragazzi mi hanno risposto, che avevano ancora quattordici anni. Quindi un modo per sentirsi
grandi e togliere un freno all’inibizione.
D) – Vi siete mai ubriacati? –
R) – Si sono messi a ridere: – Certo, e …come! – Lo dicevano ridendo quasi come a vantarsene.
D) – Lo fate tutte le sere? Cioè, vi avvicinate alle sostanze alcoliche regolarmente?
R)Mi hanno risposto che lo fanno soprattutto nei fine settimana, e preferiscono bere: birra, aperitivi e anche superalcolici.
D) Ti è mai capitato di guidareubriaco?
R) Ridendo, qualcuno ha risposto che, se si sente “ poco sereno”, si fa venire a “ ricampare” dai genitori. Altri rispondono di non essersi mai sentiti ubriachi ad un punto tale da non poter guidare.
Quest’ultima risposta mi ha lasciato un po’ perplesso, perché le statistiche nazionali evidenziano che, almeno oltre il 2 %, dei giovani italiani di età compresa tra i15 e i 24 anni guidano una moto o un’auto pensando di aver bevuto troppo.
Subito dopo ho concentrato le mie domande su un gruppetto di ragazze e ragazzi, che fumavano allegramente e discutevano, gesticolando con le mani.
D) – Ciao, V. Come va? Sempre con la sigaretta, anche appena esci da scuola! Da quanto tempo lo
fai? –
R) – Beh! Da quando avevo dodici o tredici anni e rubavo le sigarette a mamma, ed ora con la
paghetta ho le mie!
D) – Perché lo fai? –
R) – Boh! Sono un po’ ansiosa; e l’amica aggiunge: – Io mi rilasso e tossisco! – Annuisce ridendo. Poi
la scuola i problemi e soprattutto mi piace fumare continua V.- non c’è un motivo!-
D) – Ma lo sai, che fa male?-
R) – Si lo so, tutto fa male, anche il tuo cellulare che porti appresso! –
Non riesco ad aggiungere altro, sicuramente non c’è troppa informazione o non si vuole essere informati.
Conclusione?
Alcolismo o etilismo, tabagismo, sono fenomeni diffusi, ma perché in modo così vasto e soprattutto perché se ne fa un abuso e non si riesce a dare una spiegazione?
La gravità del problema ha fatto nascere numerose associazioni il cui scopo è quello di occuparsi non solo del problema, ma soprattutto di chi ne è colpito.
Le vittime dell’alcol e del tabacco sono convinte di poter smettere in qualsiasi momento, lasciandosi, al contrario, trascinare in un vortice dove si perde del tutto la capacità di decidere.

CRISTIANO SAITTA II A

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.